«Ti basta la mia grazia; la forza infatti si manifesta pienamente nella debolezza». ( 2Cor 12,7-10)
«Non è costui il falegname, il figlio di Maria, il fratello di Giacomo, di Ioses, di Giuda e di Simone? E le sue sorelle, non stanno qui da noi?». Ed era per loro motivo di scandalo.» (Mc 6,1-6)
In questa XIV Domenica in cui Gesù continua a parlarci di fede e incredulità, condivido una riflessione di P. Ermes Ronchi (OSM).
Non è costui il falegname …
«Ma l'uomo non è il suo lavoro, nessuno coincide con i problemi della sua famiglia: il nostro segreto è oltre noi, abbiamo radici di cielo. Gesù cresce nella bottega di un artigiano, le sue mani diventano forti a forza di stringere manici, il suo naso fiuta le colle, la resina, sa riconoscere il tipo di legno. Ma, noi pensiamo, Dio per rivelarsi dovrebbe scegliere altri mezzi, più alti. Invece lo Spirito di profezia viene nel quotidiano, scende nella mia casa e nella casa del mio vicino, entra là dove la vita celebra la sua mite e solenne liturgia, la trasfigura da dentro.
Fede vera è vedere l'istante che si apre sull'eterno e l'eterno che si insinua nell'istante. Dice il Vangelo: Ed era per loro motivo di scandalo. Scandalizza l'umanità di Gesù, la prossimità di Dio.
Eppure è proprio questa la buona notizia del Vangelo, stupore della fede e scandalo di Nazaret: Dio ha un volto d'uomo, il Logos la forma di un corpo. Non lo cercherai nelle altezze del cielo, ma lo vedrai inginocchiato a terra, ai tuoi piedi, una brocca in mano e un asciugamano ai fianchi.
La reazione di Gesù al rifiuto dei compaesani non si esprime con una reazione dura, con recriminazioni o condanne; come non si esalta per i successi, così Gesù non si deprime mai per un fallimento, «ma si meravigliava» con lo stupore di un cuore fanciullo.
A conclusione del brano, Marco annota: Non vi poté operare nessun prodigio; ma subito si corregge: Solo impose le mani a pochi malati e li guarì. Il Dio rifiutato si fa ancora guarigione, anche di pochi, anche di uno solo. L'amante respinto continua ad amare anche pochi, anche uno solo.
L'amore non è stanco: è solo stupito. Così è il nostro Dio: non nutre mai rancori, lui profuma di vita».
P.Ermes Ronchi, Commento al Vangelo 05/07/2015.