In questa solennità di Pasqua la liturgia è così ricca di simboli da non aver bisogno di altro commento. Oggi, tuttavia,voglio soffermarmi sulla luce e l’acqua che dominano la veglia e il giorno di Pasqua e che sono all’origine di ogni vita cristiana: il cero pasquale simbolo eminente del Cristo Risorto e l’acqua lustrale, in cui siamo rinati a nuova vita nel Battesimo, e dalla quale durante la veglia siamo stati aspersi.
La luce e l’acqua dunque, elementi indispensabili alla vita naturale, trasfigurati diventano anche elementi indispensabili alla vita soprannaturale, quella vita in Cristo che trova la sua origine proprio nella resurrezione del nostro Signore.
Ciò che celebriamo a Pasqua, infatti, non è mero folclore, né un evento relegato al passato, ma è un memoriale che riattualizza l’evento principale della nostra salvezza: Cristo ha sconfitto il peccato e la morte, non siamo più schiavi del peccato, la pietra che ci imprigionava nel sepolcro è stata rotolata via: la Vita è libera.
Sta a noi, però, accogliere il dono: Cristo ha sconfitto il peccato e la Morte e ci ha regalato una Vita nuova e piena che è iniziata in noi nel Battesimo, ma non si sostituisce a noi. Lui ci ha donato la libertà dalla schiavitù del peccato, ma a noi rimane sempre la libertà di continuare ad asservirci alle opere della carne o di scegliere di servire il Signore della Vita. Con il Battesimo, infatti Cristo ha fatto iniziare in noi una vita nuova ed eterna, ma ci ha lasciato la responsabilità di coltivare questa vita o lasciarla appassire.
Perché questa Vita nuova che è iniziata in noi possa crescere e svilupparsi, il Signore ci ha lasciato ciò che è essenziale: la Luce della sua Resurrezione, che si irradia nella Sua Parola proclamata dalla Chiesa la quale nutre la nostra Fede perché possa illuminare ogni ambito della nostra vita. Ci ha lasciato l’acqua del Battesimo che ci ha introdotti nella vita sacramentale permettendoci di nutrire, purificare e rafforzare la nostra Vita perché cresca e porti frutto. Ecco perché durante la santa veglia rinnoviamo i nostri impegni battesimali e veniamo ancora una volta aspersi con l’acqua lustrale: siamo chiamati a ravvivare sempre il dono della vita cristiana perché non venga soffocata dalle spine del mondo.
Il Signore Risorto oggi ancora una volta regala a tanti nostri fratelli che riceveranno il Battesimo una Vita nuova e Piena, una Vita bella che, anche nelle immancabili difficoltà quotidiane, non soccombe al nonsenso, una Vita destinata a durare per l’eternità. Questa stessa Vita oggi la rinnova in noi che già l’abbiamo ricevuta. A noi però la responsabilità di farla sviluppare, di portare frutto.
La pietra è rotolata, il sepolcro è aperto, non siamo più schiavi del peccato e della morte, vogliamo Vivere la vita vera o continueremo a restare nei nostri sepolcri?
Il Signore Risorto ci conceda di morire ogni giorno al peccato per potere vivere “per Dio in Cristo Gesù”. Auguri
Fra Marco